La memoria del topo by CONNELLY Michael

La memoria del topo by CONNELLY Michael

autore:CONNELLY Michael
La lingua: ita
Format: mobi
ISBN: 8838482616
editore: Edizioni PIEMME SpA
pubblicato: 2004-05-26T22:00:00+00:00


Parte Quinta

Giovedì 24 maggio

Era passato molto tempo dall’ultima volta che era stato con una donna. A letto con Eleanor, Bosch si sentiva impacciato, quasi timoroso di non essere all’altezza della situazione. Era sempre così la prima volta, ma lei lo aiutò, guidandolo, parlandogli a bassa voce. Dopo, lui fu tentato di scusarsi, ma decise di lasciar perdere. Si assopirono abbracciati. Bosch sentiva il profumo dei capelli di lei che gli sfioravano il viso. La stessa fragranza di mela che aveva avvertito in cucina la sera precedente. Si sentiva attratto da Eleanor e non si stancava di respirare l’odore dei suoi capelli. Dopo un po’ la svegliò con un bacio e fecero di nuovo l’amore. Stavolta Bosch non ebbe bisogno di indicazioni. «Pensi che in questo mondo sia possibile essere soli senza sentirsi soli?» gli disse lei.

Lui non rispose subito e lei insistè: «Tu sei solo o ti senti solo, Harry Bosch?».

Lui ci pensò un istante, mentre le dita di lei accarezzavano dolcemente il tatuaggio sulla spalla.

«Non lo so» mormorò infine. «Ci si abitua alle situazioni. Io sono sempre stato solo, e forse questo ha fatto di me un solitario. Almeno fino ad ora.»

Sorrisero e si baciarono, e poco dopo lui udì il respiro profondo e regolare di lei. Più tardi si alzò, si infilò i pantaloni e uscì sul balcone a fumare. A quell’ora non passavano molte macchine sull’Ocean Park Boulevard il rumore dell’oceano vicino arrivava chiaro. L’appartamento accanto era buio. Solo la strada era illuminata. Gli alberi di jacaranda stavano perdendo i fiori e una coltre viola aveva coperto il marciapiede e le macchine parcheggiate sul ciglio della strada. Bosch si appoggiò al parapetto e soffiò il fumo nella notte.

Alla seconda sigaretta udì aprirsi la porta-finestra alle sue spalle e sentì le braccia di lei che gli circondavano la vita:

«Cosa c’è che non va, Harry?».

«Niente. Stavo pensando. Stai attenta, piuttosto, sto fumando. Mai sentito parlare dei rischi del fumo passivo?»

«Smettila. A che cosa stavi pensando? È così che passi le tue notti?»

Bosch si voltò, la abbracciò e la baciò sulla fronte. Eleanor indossava una vestaglia di seta rosa. Le passò ripetutamente il pollice sulla nuca. «Questa è una notte speciale. Non potevo dormire. Avevo troppe cose in mente.»

«Cose che ci riguardano?» Lei lo baciò sul mento.

«Direi di sì.»

«E allora…?»

Bosch le sfiorò il viso e seguì col dito il profilo della guancia.

«Pensavo a come ti sei fatta questa piccola cicatrice.»

«Oh… ce l’ho da quando ero piccola. Mio fratello mi aveva caricato sulla canna della sua bicicletta. Andavamo giù da una discesa che si chiamava Highland Avenue - allora vivevamo in Pennsylvania - e lui perse il controllo. La bici cominciò a sbandare e io ero terrorizzata perché sapevo che stavamo per schiantarci. Mentre scendevamo a rotta di collo, lui mi gridò: “Ellie, non ti succederà nulla! ”, Proprio così. Aveva ragione. Mi tagliai il mento ma non piansi neppure. Mi è sempre sembrato straordinario che, in un momento del genere, lui avesse cercato di tranquillizzare me invece di preoccuparsi di ciò che stava per succedere.



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